Zombi -U- è ormai prossimo, almeno in Italia, dato che in Giappone e negli States l'apocalisse londinese è ormai una realtà. Lunga vita alla regina! Oppure no, se alle guardie reali viene improvvisamente fame di carne umana. C'est la vie!
-FRAMMENTI DI STORIA
PREMETTO CHE sto adorando questa nuova tipologia di giochi in cui mi sono lanciato, in particolare House of Dead, che ho scoperto sabato scorso in sala giochi XD Perciò è inutile dire quale fra i 5 che propongo sia il migliore, mi stanno piacendo tutti xD Ovvio che più andiamo indietro nel tempo, più la grafica si fa semplice, ed anche se per me non è mai stato un problema...forse forse, in particolare per i giochi Horror ,può aiutare un minimo di definizione in più...per spaventare...mettere ansia...
Ma provateli tutti comunque ne vale la pena ;)
Nel 1996 il primo HOUSE OF DEAD faceva la sua comparsa sulle console Arcade, in concomitanza con il più conosciuto Resident Evil, ma proponendosi in un modo totalmente diverso, con un gameplay diverso, seppur con lo stesso tema: la catastrofica tramutanza di tutti gli esseri viventi (più o meno insomma) in zombi assassini brutti da far schifus. Il genere è SURVIVAL HORROR, ed in originale si giocava con una pistola da puntare verso lo schermo per poi far fuoco fino a sei volte di fila, per poi ricaricare senza problemi di munizioni o simili e ricominciare a sparare. La trama è semplice, un pazzo che vuole dominare la terra con una armata composta da non-morti, e noi siamo i buoni che devono fermarlo. I decomposti avversari sorgono da varie posizioni nelle inquadrature fisse che ci vengono dinamicamente proposte orda dopo orda, mentre avanziamo nei livelli automaticamente, con pochi fronzoli di contorno e tanto bang bang. Forse fin troppo semplice in apparenza, ma da un'altra prospettiva, in questa maniera è stato possibile rendere più impegnativo il gioco, che già dalle prime battute richiede precisione e rapidità di esecuzione dei colpi, pena una rapida fine dei gettoni nella macchinetta. Meno male che in seguito è uscito anche per PC e Sega Saturn! Il gioco presenta due finali distinti, basati sulla nostra abilità nei 4 scenari che conducono al Boss finale.
Il 1998 è la data di House of Dead 2, che porta la serie verso una parabola ascendente di successo nelle versioni Arcade, nonostante i doppiaggi lascino veramente a desiderare! Stavolta i Finali disponibili sono 3, e la trama riparte dal finale della precedente, con un altro personaggio collegato a Curian, il professore matto del primo episodio, intenzionato a portare a compimento il piano sventato dai due agenti G e Rogan. Sì, G si chiama G, come il punto. Più recentemente, è il 2002, House of Dead III si propone come un aggiornamento grafico della serie, e riesce nell'intento, ottenendo encomiabili risultati nella movimentazione delle inquadrature, nella grafica dei colpi e nella presentazione degli Zombie e dei Boss. Ancora finali multipli e scelte in-game da compiere molto rapidamente caratterizzano il gameplay dell'Horror, che è stato ancor più recentemente rimasterizzato per PS3, divenendo compatibile con il Move ed incantando con la magia dell'HD, che non fa miracoli, ma rende ancor più gradevole un titolo frenetico ed estremamente accessibile per la semplicità dei comandi.
HODII ed HODIII sono stati oggetto di una conversione postuma (2008) particolarmente felice, almeno per fedeltà al gameplay, su Wii, in un unico episodio: House of Dead 2 e 3 return.
Ricapitolando, abbiamo 4 episodi principali, numerosi (ed in taluni casi innominabili) spin-off, persino 2 FILM di difficile collocazione, prequel qualitativamente insufficienti. I volumi 2 e 3 sono stati rimasterizzati per Wii, senza miglioramenti grafici e mantenendo invariato il gameplay, mentre il 3 ed il 4 sono disponibili in HD per la PS3 (con o senza move, ma nel secondo caso il gioco perde molti di attrattiva). Manca qualcosa? Ma certo, HOUSE OF DEAD OVERKILL, in esclusiva per Wii. Stesse modalità di sempre, e va bene, quindi sparatutto in prima persona "su rotaia". Il ritorno della Light Gun al posto di fucili od Uzi varie, e qui possiamo apprezzare il richiamo dei primi volumi meno conosciuti, sommati però con il meelee del 4 capitolo e due poteri speciali attivabili con parsimonia per rallentare il tempo o far esplodere tutto in un lampo di fiamme. Mica male! La critica lo accoglie con piacere, perchè il look retrò e l'inconfondibile essenza alla House of Dead ne fanno un gioco assolutamente all'altezza degli arcade. -UN GENERE DA RIVALUTARE
| ALONE IN THE DARK |
| Splatterhouse |
| Haunted house |
Ma come fare per riconoscere quindi un SURVIVAL HORROR? Beh, prendete dei mostri, zombie, alieni, insetti giganti o quello che vi pare, e metteteli in un posto possibilmente chiuso, almeno scuro, meglio se vasto o angusto, senza vie di mezzo. Inserite un personaggio confuso, oppure una ragazza, o ancora un poliziotto, un detective, un astronauta, anche in questo caso senza vie di mezzo: o super addestrato, o abile solo a sbucciare mandarini. Inseritelo in una trama che tenga un po' in sospeso, super misteriosa, oppure dalla semplicità spiazzante tipo :
Player 1 "Ehy sai cosa, siamo circondati di Zombie assassini nati da un esperimento militare/di un folle conquistatore/di un demone risorti dalle ceneri del padre. Li ammazziamo?"
Player 2 " Sì dai, oggi tanto l'istruttore di Pilates non viene e non ho nulla da fare".
A questo punto, al culminare di eccessi sommate armi limitate e da sudare esplorando in lungo ed in largo, possibilmente impotenti contro la maggiorparte degli avversari, portandovi alla follia quando sarete sommersi, verso la fine del gioco, di non-morti lenti come zucche che tuttavia vi sovrastano e mangiano successivamente le cosce manco fossero delle Fiorentine. Oppure munizioni illimitate, onde incessanti di avversari da eliminare subito senza pensare, agendo in una frazione di secondo oppure BAM siete morti. Seguendo i percorsi indicati da una o da un'altra scelta, vi troverete grossomodo (le eccezioni sono molteplici) ad una delle seguenti sotto-tipologie di SURVIVAL HORROR, nelle quali inserire come tasselli i videogame sopracitati.
a) ADVENTURES-SURVIVAL-/ Come Resident Evil (in foto) o Alone in the Dark o anche Dead Space, questa tipologia vi pone di fronte a tematiche tipiche dei videogame d'avventura, esplorazione e risoluzione di enigmi, una storia e dei protagonisti molto ben caratterizzati, grafica 3D ed avversari da combattere uno dopo l'altro, con armi ritrovate lungo la strada.
b) SHOOTER-SURVIVAL-HORROR/ E qui torniamo sull'argomento primario della conversazione, ovvero HOUSE OF DEAD, con mostri rapidi, cattivi ed a ripetizione, senza fondamentali puzzle da risolvere, personaggi ridotti all'osso e solo azione, tanta azione ed altra azione, tenuta insieme dagli spari.
c) GRAPHIQUE-SURVIVAL-HORROR/ Quindi più o meno i 2/3 di tutti i videogame indipendenti a tema horror degli ultimi tempi. Una trama più o meno complessa da sciogliere seguendo il filo rosso della morte fino alla fonte. Hanno dalla loro molti degli espedienti classici dei film Horror, che negli altri due generi sono derivanti dalla natura 3D dell'ambiente (mostri dietro agli angoli od immersi dalla nebbia che saltano fuori all'improvviso), come le APPARIZIONI IMPROVVISE di faccioni allucinanti, arti deformi, sangue o cani rabbiosi che abbaiano mentre fino a due secondi fa stava suonando Shopen. E salutiamo le coronarie.
GAMEPLAY DI NATHAN ALLE PRESE CON WITCH ;)
-IL FUTURO DEL SURVIVAL
Dopo una doverosa introduzione sul Survival Horror, che sto imparando ad apprezzare per la varietà di soluzioni, trovate e personaggi che presenta in tutte le sue essenze, siamo infine arrivati alla parte conclusiva di questo articolo dedicato ad House of Dead e Zombi -U-. E non avendo parlato per nulla di quest'ultimo, et voilà, iniziamo!
Zombi -U- si propone, un po' come fece HOUSE OF DEAD OVERKILL sulla Wii, come un gioco Hardcore, per niente facile ed anzi, a tratti frustrante, per via della meccanica alla DARK SOULS che regola il ciclo vita-morte dei protagonisti. Volendolo inquadrare in una delle tipologia a), b) o c) che siamo riusciti a generalizzare nel paragrafo precedente, Zombi lo identificherei come un tipo a) molto particolare. La trama infatti è praticamente assente, ed il protagonista non è un unico uomo dalla personalità definita. All'inizio veniamo introdotti alla nuova realtà londinese, piena di cadaveri che gironzolano per le strade, che celano ben pochi sopravvissuti ed ancora meno risorse o munizioni. Questi ultimi elementi infatti, oltre ad essere ben celati, sono elargiti con estrema severità dal gioco, permettendoci di valorizzare con più serietà ogni dono che ci allunghi la vita anche solo di poco. In ogni caso, la nostra fedele mazza da Cricket non ci abbandona mai, non si rompe, non si incrina, e ci accompagnerà per tutta la durata della partita, eliminando zombie a ripetizione fino a quasi stancarci. Ma mettiamo il caso che un intraprendente ammasso di putridume dovesse arrivare fino a noi e morderci. Che succede? Semplice, con un graffio se ne va via metà vita, con un morso...siete morti. E già, basta un morso. E poi? Checkpoint a manetta no? No. Siete morti e basta. La vostra avventura riinizierà dalle origini, dalla stazione della metro che vi ha dato i natali da sopravvissuti, ed il vostro personaggio sarà un nuovo uomo/donna scampato all'epidemia. ma tutti i potenziamenti e gli oggetti accumulati fino ad ora rimarranno al precedente omino morso, costringendovi a ripercorrere il cammino che vi aveva portato al luogo della vostra dipartita, per ritrovare il vostro io-zombie con lo zaino, ucciderlo e riprendervi le vostre cose. Fico no?
GIOCARE (SPAVENTARSI o sopravvivere?) PER CREDERE!
Waiting for You <3
Commenti
Posta un commento