-RECENSIONE-The Legend Of Zelda, Skyward Sword_Nintendo Wii


PRODUTTORE/ Nintendo
SVILUPPATORE/ Nintendo EAD
DATA DI USCITA/ 18 Novembre 2011
IDEAZIONE/ Shigeru Miyamoto & Eiji Aonuma
GENERE/ Avventura

Rimango sempre notevolmente sorpreso quando mi capita di parlare con qualcuno accorgendomi, ahimè, che il malcapitato riesce ancora a confondere Zelda con Link. Incredibile direte voi! Eppure succede! Succede che una serie di videogiochi famosa come quella di THE LEGEND OF ZELDA, diffusa in tutto il mondo, divenuta caposaldo di un genere unico nel suo genere, che si è evoluto e modificato gradualmente uscita dopo uscita, titolo dopo titolo, storia dopo storia, succede insomma che questa immensità venga oscurata dall'ignoranza persino del nome del protagonista. Sono esagerato? Forse un pochino, lo ammetto. Mi dispiace, non posso farne a meno.

Chi ricorda The Legend Of Zelda 2?
Dopotutto se posso vantarmi di essere un vero fan Nintendo, è anche perchè non ho saltato nemmeno un titolo della saga di Zelda, perchè le mie conoscenze in campo videoludico passano attraverso la presa di consapevolezza che le storie di Zelda hanno cambiato il mio modo di apprezzare un titolo, osservandone aspetti che prima non consideravo, fissando standard di eccellenza e picchi di ineguagliabile bellezza. Era un 1986 del tutto uguale al 1985 ed al 1984, un anno in cui fiorivano frammenti di storia sui video di ogni nerd del mondo, anni durante i quali gli occhi e le orecchie erano tesi ad ascoltare note ad 8-bit, a guardare schermi neri con piattaforme rosse e blu, con pixel che saltellavano dolcemente ostacolo dopo ostacolo. Gli anni 80 sono stati al centro di una grande serie di eventi videoludici (nel 1981 compare il primo Jump Man...e non ditemi che non sapete chi è!) che hanno stupito all'epoca e sono rimasti scolpiti per sempre nelle grotte profonde della storia, divenendo esempi imprescindibili sia per videogiochi che volessero ricalcarne la semplicità o la giocabilità in generale, sia per molti altri giochi che da questi illustri maestri si sarebbero notevolmente allontanati, divenendo essi stessi parte della memoria collettiva dei videogiochi. In quel 1986 veniva pubblicato The Legend of Zelda per il Nintendo Entertainment System (meglio conosciuto come NES).



Guardate cosa avete combinato!!
Pochi sono i titoli che possono fregiarsi meritatamente dell'eccellenza e troppo difficile è dare un voto esageratamente imparziale ad un'opera d'arte come un videogioco, che può essere apprezzato come disprezzato rimanendo complessivamente valido. La Nintendo produce da sempre giochi eccezionali, senza timore di andare fuori dagli schemi che, fra l'altro, essa stessa ha dettato. I videogiochi di Zelda fanno quindi parte di una famiglia che non ama discostarsi dalle tradizioni troppo radicalmente, ma che quando lo fa, inevitabilmente raggiunge quella perfezione che appare così proibitiva per altri, portando con sè la freschezza balsamica del nuovo e l'esperienza illuminante del vecchio. Gli immancabili richiami ad un imprescindibile passato, la stessa linea temporale frammentata (solo da poco chiarita in un libro interamente dedicato a Zelda che, purtroppo, difficilmente vedremo in Italia) ed i protagonisti che strizzano l'occhio ai giocatori più navigati, si muovono a braccetto con le innovazioni grafiche, in cambiamenti di stile tanto arditi che solo la Nintendo, la casa dei sogni, poteva osare. Basti pensare a quanto sia diverso uno dei giochi, a mio parere, più divertenti mai ideati, ovvero, Zelda The Wind Waker dal meraviglioso Twilight Princess, e quanto sia l'episodio per Gamecube al contempo simile (uguale) agli episodi mini (che mini non sono affatto) per Nintendo DS, Phantom Hourglass e Spirit Tracks, che entrano così a far parte dell'insieme arricchendo un panorama già ampio. Perchè di giochi targati Zelda ce ne sono davvero tantissimi, per ogni piattaforma Nintendo del passato e del presente. Ed il bello è che non ce ne è uno uguale all'altro, non troppo almeno. In questo dualismo tra nuovo e anziano, usato ed inedito, già visto e sconosciuto, si introduce il capitolo più bello ed esaltante degli ultimi anni, anzi, decenni: THE LEGEND OF ZELDA SKYWARD SWORD. Levate le spade verso il cielo sconfinato, spalancate gli occhi verso un orizzonte vasto quanto l'immaginazione, respirate i colori, assaporate ogni suono, ogni sinfonia che si eleva leggiadra intorno a voi. Chi esagera allora, quando, conscio di tutto questo, devo sentire ancora commenti che spingono Link verso un'inesorabile  vaginoplastica? Zelda è la donna, Link il tizio verde. Donna, uomo. Criceto, criceta. E se proprio non vi entra nella zucca, leggete attentamente il mio articolo, giocate, e poi andate da Braccobaldo Bau a farvi spiegare la differenza. Perbacco! *se ne va sgomento a prendere un thè alla pesca*.................... *si è calmato* Bene...proseguiamo! ;)

E' da poco passato il 25esimo anniversario della serie THE LEGEND OF ZELDA





















-LA TRAMA
Come in un viaggio esiste sempre un inizio ed una fine, così anche per le vicende del mondo di Hyrule è possibile individuare dove la storia comincia, da dove tutto parte. Skyward Sword è così immenso ed importante proprio perchè capace di dare ordine ed inizio alla leggenda, senza snaturare la sua essenza, senza contrastare con ciò che sappiamo essere venuto prima, ma che percepiamo accadrà dopo. Inebriati dall'atmosfera che produce il ritrovarsi a vivere le vicende di un antenato di Link, in un gioco che sembra anni luce distante da quei titoli che segnarono gli esordi della serie, il gioco mette le cose in chiaro, con uno stile grafico...semplicemente unico. Cronologicamente, Skyward Sword prende piede prima di Ocarina of Time, quando ancora il regno di Hyrule non esisteva.

Bacio! Bacio! Bacio!
La narrazione prende luogo in una terra...beh, in un cielo davvero speciale. Oltrenuvola è un continente  sospesa nell'aria dai poteri della dea Hylia, che in tempi ancestrali decise di salvare alcuni esseri umani eletti dalla furia del Dio Mortipher allontanandoli dalla crosta terrestre, fin sopra le nubi. Sconfitto e sigillato il demone malvagio sottoterra, Hylia decide di lasciar vivere i suoi prescelti nella terra che ha forgiato per loro, il più lontano possibile dal luogo dove Mortipher è imprigionato. Ma gli anni scorrono impetuosi come una tempesta, soffiando via granello dopo granello la memoria di quanto è accaduto, trasformando la storia in poco più di un racconto per bambini, al punto che nessuno crede che sotto alle nuvole esista altro che non il cielo. Il verde paladino Link, antenato dei futuri eroi del regno, è un'allievo della Scuola d'Armi di Oltrenuvola, pronto a sostenere a breve un esame per diventare cavalieri di Solcanubi, grandi uccelli allevati come cavalcature volanti. Prima di sostenere la prova finale, che prevede di gareggiare con un altro aspirante cavaliere, Link si incontra con la sua amica di infanzia...esatto, proprio la bella e giovane Zelda. Nel frattempo, mentre l'eroe si sbaciucchiava (o almeno avrebbe dovuto, ma è sempre stato un po' pollo il signor Link) Bado, il suo rivale nonchè candidato al "premio Zelda" (che consiste nell'ottenere Zelda...no, non è un premio vero, ma rende l'idea) incatena il solcanubi dell'eroe, che è così costretto a darsi una svegliata e correre a liberarlo prima dell'inizio della competizione. Liberato l'uccello (non facciamo doppisensi per cortesia) Link vince e durante i festeggiamenti si allontana con Zelda per una "cavalcata nei cieli" con lei (tratto da wikipedia, stavolta non c'entro)...tutto sembra andare per il meglio....ma all'improvviso...un'ombra oscura l'orizzonte, attacca la coppietta e rapisce Zelda, portandola...sotto alle nuvole. Link perde i sensi, e durante un dormiveglia intravede una figura femminile decisamente non umana, che sia...no, in realtà e Faith, lo spirito personificato di una spada divina lasciata da Hylia al prescelto. Da qui in poi la trama diviene così intricata che rivelare un qualunque altro particolare rischia di rovinare l'esperienza di gioco, che si rigira e si avvolge intorno a colpi di scena e salti di quota continui, in un lunghissimo rincorrersi di sospiri di sollievo e occhiatacce rabbiose. Vi basti sapere che il nostro-vostro eroe ce la metterà davvero tutta per salvare la sua amata, e giungere dopo minimo 40 ore di gioco (ma anche di più eh! Dipende da voi...le cose da fare sono un mucchio) all'agognato e meraviglioso finale. Vi farà cadere la mascella sul pavimento.


Il libro Hyrule Historia è il primo volume a mostrare chiaramente quale sia la cronologia effettiva di tutti gli episodi di The Legend Of Zelda. I fan avevano tenmtato per anni, pur senza successo, a dare un ordine alle avventure di Link. Voi potete scoprirlo senza faticare! Come si dice? Grazie Boss! XD
Avete mai giocato ad un gioco di Zelda? Suppongo di sì...e se non lo avete fatto ...male! non cominciate con questo! Per quanto la trama si dipani prima di tutti gli altri, non ritengo sia possibile apprezzare ogni suo aspetto senza aver giocato agli episodi precedenti...tutti mi raccomando! O almeno quelli per DS e Wii dai...e Wind Waker...su..non fate i furbetti...ah! Beccato che provavi a comprare prima questo! Vai a prendere Twilight Princess! 'Uss!  uesti ragazzi...sempre fretta! Come sarebbe che non sapete quali sono tutti gli episodi di The Legend of Zelda??? Ok, niente di grave *prende il respiratore* leggete la lista organizzata in ordine di tempo tratta dal libro "HYRULE HISTORIA"!


Feel like Indiana Jones!
-METTI LA CERA, TOGLI LA CERA...
Con il MOTION PLUS! Parlare della giocabilità di Skyward sword significa inevitabilmente citare l'innovazione più importante, il particolare che fa la differenza, una piccola ma potente periferica collegata ai nostri vecchio wiimote od integrati nelle versioni più moderne, che consente di gestire con una precisione notevolmente aumentata rispetto al passato i movimenti del controller, con risultati decisamente soddisfacenti in ogni frangente, anche se capiterà di dover ricalibrare il puntatore in alcuni frangenti, la qual cosa è fattibile tramite la pressione del pulsante dorsale L, quindi tutto sommato costituisce un problema trascendentale. Chi ha giocato all'episodio in questione sa di cosa sto per parlare: ogni spadata e scudisciata, i colpi di frusta ed il lancio di oggetti, avverranno tramite paralleli movimenti del giocatore con in mano un wiimote potenziato. Credo di parlare in vece di tutti gli amanti di The Legend of Zelda quando dico che questa è la realizzazione del sogno che in Twilight Princess era solo pallidamente soddisfatto. In Skyward Sword sarete per la prima volta autentici protagonisti dell'azione e vi sentirete parte integrante dell'azione in un modo mai accaduto prima, con qualche "però" che non può fare a meno di risaltare in un panorama di meccanismi e comandi decisamente ottimi. Insomma, tutto funziona molto bene, diciamolo, specialmente considerati i limiti della piccola Wii: sembrano passati secoli dal tennis sconclusionato di Wii Sport!


 -A SPASSO CON SPASSO
Ho avuto modo di confrontare le mie idee sul gioco con un gruppo di giocatori che, da neofiti, si sono avvicinati alla serie con il Nintendo DS e la Wii. Uno di loro, in particolare, ha detto una cosa che mi è rimasta impressa, esplicitando un parallelo con un gioco che mai avrei avvicinato a Zelda prima di allora: The Elder Scrolls V: Skyrim. In effetti, pur non potendo dire che i due giochi siano del tutto simili, le differenze introdotte nelle fasi di esplorazione e personalizzazione del personaggio, o meglio del suo equipaggiamento, in Zelda Skyward Sword, portano quest'ultimo ad avvicinarsi alla tipologia del famoso gioco GDR. Occorre però che io mi spieghi con più chiarezza.

Il gioco, infatti, non si discosta, in apparenza, dalla tipologia che ha fatto la fortuna dei suoi predecessori, organizzati in vari DUNGEON. Che siano grotte o santuari, palazzi o foreste intricate, navi o trenini non importa, tutti sono sempre stati all'altezza delle aspettative, ricchi di enigmi ed intricati labirinti, machiavellici espedienti escogitati per rendere quanto più avventurosa possibile l'avventura, ostacoli oltrepassabili solo con determinati oggetti, per un livello di difficoltà che si è sempre attestato sull'alto. Di norma, questi labirinti sono sempre stati collegati tra loro da zone di riempimento, le terre di Hyrule, attraversabili a piedi od a cavallo (in Ocarino of Time ad esempio), che tuttavia più che collegamenti tra i dungeon non sono mai state. In Skyward Sword, ogni ettaro di terra (e sono tanti ettari) è implementato da side-quest, insetti da catturare, enigmi da risolvere per avanzare e solo dopo poter affrontare i dungeon, in un modo che ricorda, appunto, le esplorazioni infinite di Skyrim, dove dietro ogni angolo, non solo nei posti chiusi o comunque predisposti per la storia, può presentarsi un'insidia. Questo apparentemente piccolo particolare in realtà, nasconde una importanza talmente profonda che è difficile coglierne l'imponenza. Ed anche questo è un bene. Perchè? Perchè questo significa che l'intento è perfettamente riuscito e che, giocando a Skyward Sword, non si ha mai l'impressione di abbandonare la tensione, di fermare l'avventura solo perchè non siamo in una grotta pullulante di nemici. Tenete gli occhi aperti in ogni fase del gioco, perchè può accadere di tutto. Ciononostante, i "però" non mancano nemmeno in questo caso. Manca la possibilità di esplorare liberamente le zone vuote, che vuote più non sono, anche solo per passare il tempo senza impegni legati alla trama od ad una qualunque altra occupazione, attività che a molti fan della serie potrebbe seriamente mancare e che è così divertente in Ocarina of Time. Inoltre le zone di riempimento sono state in realtà solamente traslate dalla terra al cielo, che funge da elemento di rapporto tra alcune zone, esplorabile solo in parte volando con il solcanubi tra alcune isolette sperdute, molto pittoresche. A me non dispiace. Un'altra piccola novità è quella del livellamento degli equipaggiamenti, ovvero la possibilità di potenziare, ad esempio, lo scudo di legno modificandone la struttura o le abilità in determinati negozi ad Oltrenuvola. Non siamo ai livelli di Skyrim, ma lo sforzo nel creare qualcosa di nuovo ed insieme commoventemente antico è da premiare.

La presentazione del gioco non era andata bene: tra errori di presentazione ed imprecisioni, nessuno avrebbe mai creduto che il gioco sarebbe stato poi così straordinario!

-UN GIOCO IMPRESSIONISTA
In che senso potreste chiedermi?
Utonto1- Ah, lasciamolo stare, il Boss si è rincojonito appresso a sti giochini demmerda per la uii. 
Utonto2- Ciai raggione zi! E daje che dice che so' disegnati, che sò belli perchè sembreno dei quadri. Mastica, mastica, mastica, MASTICA...
Utonto1- 'A gomma?
Utonto2- MASTICAZZI!
Ok, ve lo concedo, ultimamente mi sono concentrato su aspetti più puramenti pittorici in alcuni videogames, riportandovi analisi che si avvicinano magari di più ad un libro di arte che ad un blog sui videogames. Ma se avete letto Asobu sin dalle sue origini, sapete che il mio intento è quello di portare i videogames ad essere una vera forma d'arte, di farvi comprendere che c'è più che qualche pixel davanti ai vostri occhi sugli schermi TV. I videogames che adoro sono quelli che, con poco, riescono a tirare fuori un'immensità di variazioni e colori, di effetti e risultati inaspettatamente soddisfacenti.  Tutto questo, è contenuto ed amplificato in Zelda Skyward Sword.


Se infatti le capacità grafiche della Wii hanno da tempo raggiunto il massimo sviluppo, la fantasia con la quale tali capacità sono state aggirate è stupefacente. A cominciare da Mario Galaxy (di cui ho ampiamente parlato nella RECENSIONE a lui dedicata) proseguendo con ottimi titoli quali Xenoblade Chronicles, Metroid, ed altri, tutti validi, la Nintendo ha dimostrato come i limiti siano solo uno sprone per inventare nuovi modi di proporre soluzioni alternative, che si sono poi dimostrate le migliori possibili. In particolare, la grafica di Zelda Skyward Sword, è esemplificata dal paragone con l'arte pittorica impressionista, alla quale bastano pochi tratti e colpi di pennello ben posizionati per rappresentare un paesaggio di struggente bellezza. Attraversando terre acquerellate, cumulonembi tratteggiati talmente bene da apparire veri, avversari ed alleati che sembrano uscire da un fumetto, un bel fumetto, giocare al titolo è un piacere per gli occhi, un continuo sorprendersi per l'impegno che traspare da un gioco che, per la sua natura, necessita di una verosimiglianza con la realtà che la Wii non può dare. Parallelamente però ciò che manca alla console, è compensato dallo stile che è stato calzato alla perfezione da illustri precedenti, che non hanno mai sentito la mancanza di Hardware di cui tutte le console Nintendo hanno deficitato, se paragonate alle contemporanee. E' mai stato un problema? No, non per me, non per voi amici Nintendari, non per tutti coloro che vedono al di là di uno schermo e si proiettano nell'avventura, non per tutti voi che non usate gli occhi, non solo, per giocare, ma adoperate anche, e soprattutto, il cuore e l'immaginazione. Zelda Skyward Sword tuttavia, rimane incredibilmente soddisfacente, uno dei migliori esemplari per Wii, il migliore a detta di molti, un videogame di tutto rispetto. Credo che, applicando questo impegno alla grafica della futura Wii-U, ne vedremo delle belle. Spero solo che potremo, come abbiamo fatto sino ad ora, PROVARNE, SENTIRNE, di altrettanto belle, senza che la parola HD inquini la mentalità di una casa che nella grafica ha solo il coronamento di opere d'arte degne del Louvre.


-UN'ORCHESTRA NELLA WII
La versione Deluxe è molto appetibile :P
Siamo oranmai abituati ai livelli di eccellenza raggiunti dal sonoro in tutti i giochi di ultima generazione, anche se in alcuni casi il Dolby Digital non basta a far apparire adatti al gioco le pur belle colonne sonore. Zelda non ha mai tradito le aspettative, e non lo fa nemmeno ora, dopo che con Ocarina of Time per 3DS avevamo deliziato i nostri padiglioni uditivi con sinfonie suonate dal vivo, da una orchestra. Skyward Sword risponde alle richieste di "bis" del pubblico pagante, producendo una colonna sonora non solo meritevole, ma assolutamente degna di Ocarina e compagnia bella, bella e trasportante, ulteriore segno della validità del videogioco. Chi ha un 3DS ha potuto assistere alla registrazione di ogni composizione sull'applicazione video, rimanendo, credo e spero, incantati dallo spettacolo offerto da musiche ammalianti e mai noiose, che veramente si intonano ed accordano con un gioco che ha dalla sua l'effetto "sogno", che racchiude in sè l'infinita potenza della leggerezza e della semplicità che placano la nostra sete di qualità, alimentandoci con l'importantissima assonanza di ogni nota con la pittorica apparenza del gioco. Peccato solo che l'arpa, lo strumento di Skyward Sword, non sia stato migliorato per poterlo utilizzare come l'Ocarina del famoso gioco, od il piffero di Spirit Tracks. Peccato, perchè poteva essere il valore aggiunto che avrebbe segnato il goal definitivo del gioco, già uno dei migliori titoli di Zelda.

"Senza dubbio il sogno è per lo spirito ciò che il sonno è per il corpo"
-Christian Friedrich Hebbel-

-IN CONCLUSIONE

Il gioco Zelda Skyward sword è un Masterpiece dei titoli per Nintendo Wii, e non è un caso che sia giunto sino a noi proprio nel momento in cui la console era oramai in dirittura di arrivo. Un videogame che soddisfa pienamente le aspettative, che piace per la storia, che sorprende per la grafica ed appassiona con i controlli, pur non esattamente perfetti in ogni frangente di gioco, richiedendo un pizzico di pazienza in aggiustamenti della telecamera non impeccabili ed un utilizzo degli oggetti inizialmente non proprio intuitivo. Ma tutto si aggiusta, tutto converge verso la consapevolezza che meglio di così non si poteva, che ogni azione ha la sua reazione ed ogni perfezione ha le sue imprecisioni che la avvalorano, che la completano. Quando l'inizio di una storia giunge alla fine di un'altra allora si ha il dovere morale di produrre un'opera che rimanga impressa nella memoria di tutti come coronamento di una vita all'insegna della qualità. La Wii non avrebbe potuto desiderare una vecchiaia migliore direi! Link ce l'ha fatta ancora, ci ha catturato, ci ha coinvolto, ci ha centrato in pieno con una freccia dritta dritta al cuore. Il miglior episodio di Zelda dicono alcuni, con un 40/40 sulla rivista Famitsu e dichiarazioni di perfezione assoluta. Un capolavoro senza tempo, capace di appassionare tutti coloro che hanno sempre amato il verde eroe e la principessa, e di convertire persino tutti quelli che, ancora, si ostinano a chiamare Zelda il nostro povero sfortunato protagonista. 
Giocare (sognare) per credere! ;)


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