-LA CHICCA DEL BOSS- Level up!


Ovvero, salire di livello! Cosa abbiano a che fare i livelli con i videogiochi è impossibile non saperlo. I livelli sono una delle dinamiche fondamentali, indicano il nostro avanzamento e solitamente, più sono alti, maggiore è la difficoltà che incontreremo e maggiori saranno le nostre possibilità, i nostri poteri e le nostre abilità. Ma il titolo che ho scelto stavolta richiede una lettura più accurata, o, si potrebbe anche dire UN LIVELLO di lettura e di interpretazione più profondo ed alto. Ed è di questo che vorrei parlare con voi.
Quante volte vi è capitato di incontrare persone che vi hanno giudicato solo per un'apparenza, o quante volte lo avete fatto voi stessi? Scommetto molte, o dell'una o dell'altra, o di entrambe. In sostanza, la tendenza attuale è quella di fermarsi al primo strato, guardare ed accontentarsi di ciò che una fugace occhiata ci ha rivelato. Ma di Sherlock Holmes ce ne è stato uno, anzi, nessuno, e comunque, la sua metodologia era un po' più complessa di un giudizio dato con leggerezza, su di una persona che abbiamo magari appena incontrato. Il vero problema forse, sono gli stereotipi nei quali ci inseriamo o nei quali veniamo inseriti da altri, che ci scindono e ci confondono in una moltitudine di menzogne, che in quel determinato momento ci appaiono come verità. Un po' troppo complesso? Bene, è per questo, per non incartarmi in un pippone filosofico allucinante che ho usato il paragone dei livelli. 

Il nostro livello è determinato dalle nostre azioni, dai nostri comportamenti, e tanto maggiore è il nostro livello, tanto meglio riusciremo a sciogliere gli incantesimi che ci avvolgono e guardare sotto una nuova luce il mondo, liberato dallo strato di livelli fasulli che ci oscuravano prima di salire di livello. L'esperienza, in questo caso, è un mix unico di conoscenza, cultura, vita vera e "nemici" da sconfiggere. I nostri principali avversari, i Boss di fine livello, sono la falsa apparenza, la presunzione, la paura e l'ignoranza, intesa tanto in positivo, quanto in negativo, come totale incuria verso il nostro grado di interazione con le situazioni che ci troviamo di fronte. Conoscere ciò in cui non crediamo, è più importante che conoscere tutto di ciò che riteniamo giusto. E come potrebbe essere altrimenti? Come sarebbe anche solo ipotizzabile criticare qualcosa che non conosciamo? Solo uno stupido lo farebbe. Come ho già detto altre volte, il mio obbiettivo è OFFRIRE UN LIVELLO PIU' PROFONDO, PIU' ALTO PER OSSERVARE UN ARGOMENTO ALL'APPARENZA INFANTILE COME I VIDEOGAMES. Ma il discorso vale per tutto ovviamente. Allora vedetela così, il gioco offre due possibilità, usare i trucchi, ed arrivare ai livelli alti senza aver sudato una sola goccia di sudore, e da lì sfottere chi è al livello più basso.Ma è come stare al primo livello, credetemi. Oppure salire di livello piano piano, arrivare ai boss e sconfiggerli, apprendendo nuove cose di noi stessi, migliorandoci. E alla fine calciare il sedere di tutti quei furboni dal sedere flaccido che si sono crogiolati nella loro insapienza, che non hanno mai saputo nulla e che non sapranno mai nulla, nè di videogiochi nè, tantomeno, di arte o letteratura o di scienza. Il livello al quale noi operiamo è fondamentale e definibile, anzi, va definito da noi stessi di volta in volta, per poter soddisfare ciò che al momento ci viene richiesto. 

Siamo noi i padroni, i creatori e gli sviluppatori del gioco, e non vogliamo trucchi per arrivare alla fine, non ne abbiamo bisogno. Se vogliamo salire di livello ci vuole ben altro che non il solo coraggio o la presupponenza, l'arroganza. E' facile giudicare il libro dalla copertina, il difficile è aprirlo e leggerlo tutto. Non fermiamoci mai al primo livello, che si parli di un gioco o di un libro, come della vita. Il bello viene sempre alla fine. Giocare (livellare) per credere! Alla prossima settimana ;) 
P.S. scusate, alla fine vi ho fatto il pippone filosofico X__X


[Dopo aver parlato delle più diverse invenzioni e scoperte, come le navi, il vetro, i bagni in stanze riscaldate, l'uso del marmo per le decorazioni, la tachigrafia, ecc., Seneca afferma che esse sono tutte “invenzioni degli schiavi più vili”].
La sapienza sta ben piú in alto, e non le mani, ma le anime sono oggetto dei suoi ammaestramenti. Vuoi sapere che cosa essa abbia scoperto, che cosa abbia prodotto? Non già gli eleganti movimenti del corpo né le varie modulazioni che si ottengono mediante la tromba ed il flauto, per cui il fiato accolto o all'uscita od al passaggio si trasforma in suono. Non appresta armi né mura né strumenti bellici, favorisce la pace ed invita gli uomini alla concordia. Essa, dico, non fabbrica arnesi per le varie necessità della vita. Perché le attribuisci cose di sí poco conto? hai di fronte a te la maestra della vita, la quale tiene le altre arti sotto il suo dominio; infatti ciò che abbellisce la vita dipende da chi alla vita sovraintende: del resto la sapienza tende alla felicità, a questa conduce, verso questa apre la via. Mostra quali siano i veri mali e quali i mali solo apparenti, libera gli animi dalla leggerezza, dà la reale grandezza, si oppone a quella tronfia e piena d'un falso splendore, non permette che si ignori la differenza esistente tra ciò che è grande e ciò che è gonfio, fa conoscere la natura dell'universo e la propria. Insegna che cosa sono gli dei ed in quale condizione si trovano, che cosa siano le anime dei morti, i lari ed i genii, che cosa le anime rese immortali e passate in un secondo ordine di divinità, dove dimorino, che cosa facciano, che cosa possano e vogliano. Ecco ciò a cui ci inizia la sapienza dischiudendoci non il santuario di una qualsiasi città, bensí il vasto tempio di tutti gli dei, il cielo stesso, di cui le vere immagini ed i veri aspetti essa presentò allo sguardo della nostra anima: giacché la vista è troppo debole per spettacoli tanto grandiosi.

-Seneca, Lettere a lucilio 90-
(Leggere apre la mente ed aiuta a "salire di livello")

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