Era il 2005 in Giappone quando la casa di produzione Square Enix che aveva lanciato perle videoludiche come Final Fantasy, Dragon Quest, Xenogears e molte altre rilascia il secondo capitolo della saga che ha unito due mondi talmente diversi che nessuno avrebbe scommesso un euro sul loro successo: sto parlando di KINGDOM HEARTS II. Poco meno di un anno dopo uscirà anche in Europa per le nostre bellissime PlayStation 2 che già cominciavano a sentire sul cavo di alimentazione il fiato della Play 3 in dirittura di arrivo (marzo 2007). Inevitabile il paragone con il precedente capitolo di cui vi linko la recensione (la trovate cliccando QUI). L'uscita di questo capitolo provocò in moltissimi appassionati della saga tra cui anche me, un'adrenalina dovuta ad un unico pensiero: "Se adesso sta uscendo già il secondo capitolo ci vorrà pochissimo per vedere il terzo capitolo conclusivo!" Ora che scrivo queste righe (24 agosto 2013), dopo che è stato annunciato che il capitolo è ancora in sviluppo posso dire MAI PAROLE PIU' SBAGLIATE!!!!
Diciamo che personalmente mi ha dato l'input per comprare tutte le console di cui ero sprovvisto fino a quel momento, input che continua tutt'ora. Ma torniamo a parlare di Kingdom Hearts II: questo capitolo ha suscito nei fan un sentimento di amore-(odio non è la parola esatta quindi userò la parola) incertezza; prima di scendere nel dettaglio si può dire che moltissimi aspetti dal punto di vista tecnico sono stati migliorati, dalla gestione della telecamera al sistema di combattimento reso più frenetico del prima capitolo, la storia è stata ampliata su ogni punto di vista, sono stati aggiunti nuovi nemici, nuovi mondi e nuovi personaggi quindi da questo punto di vista il capitolo è di primissimo livello tuttavia paga l'eccessiva facilità nel complesso. Kingdom Hearts II è un gioco facile da completare e questo a molti fan non è piaciuto molto; mentre nel capitolo principale c'era necessità di allenamento (non quanto Final Fantasy, ma si avvicinava) in questo capitolo SOLO per la modalità Storia non ce ne è bisogno e si può andare avanti abbastanza facilmente. Ne riparleremo più avanti, intanto leggetevi a grandi linee la trama:
Trama:
Dopo il filmato iniziale che mostra alcuni spezzoni di Kingdom Hearts e di Kingdom Hearts: Chain of Memories (di cui vi linko la recensione) vi ritroverete nei panni di Roxas nella città di Crepuscopoli in compagnia dei vostri amici in attesa che finiscano le vacanze estive; durante questo prologo Roxas avrà dei sogni in cui interpreta un ragazzo di cui lui non è a conoscenza (scoprirà più avanti che si chiama Sora) e che riesce ad impugnare il Keyblade. Una volta concluso il prologo tornerete a vestire i panni di Sora e verrete a conoscenza di nuovi nemici: i Nessuno comandati da un gruppo di personaggi che chi ha giocato a Chain of Memories già conosce: l' Organizzazione XIII. Il vostro compito sarà scoprire i loro piani e sconfiggerli tra i vari mondi e ritrovare ancora una volta il vostro amico Riku, il Re Topolino e ritornare sulla vostra isola da Kairi.
Anche qui inserisco la sezione SPOILER dove parlerò di tutti gli aspetti della trama che si incrociano con gli altri capitoli quindi ATTENTI!!!
Gameplay:
Il gameplay di Kingdom Hearts II è in larghissima parte identico a quello visto in Kingdom Hearts basato su una serie di 4 comandi in basso a sinistra dal quale selezionare l'azione corrispondente. In questo titolo vengono cambiate alcune cose: innanzitutto le azioni "extra" come aprire uno scrigno o esaminare qualcosa, vengono effettuate dalla pressione del tasto Trinagolo, lo stesso tasto che nei combattimenti introduce mosse particolari dette "Comandi di Reazioni" capaci di scatenare attacchi devastanti e molto coreografici. Sempre a livello del menù comandi, vi è una nuova finestra nella quale ci sarà la possibilità di scegliere altre azioni come selezionare le invocazioni (precedentemente bisognava scorrere nel menù Magie), effettuare Limiti, cioè mosse combinate con uno o più personaggi, oppure (E QUESTA E' FORSE LA PIU' GRANDE NOVITA') avrete la possibilità di fondervi con Paperino, Pippo oppure entrambi, diventando molto più forti e capaci di sbloccare abilità altrimenti non apprendibili. Ogni fusione va allenata e ciò comporta ore ed ore di combattimenti in determinati punti dell'intero universo di Kingdom Hearts II. Del precedente capitolo alcuni dei difetti se così vogliamo chiamarli, erano riguardo la gestione della telecamera e le missioni della Gummiship, la nave per andare da un mondo ad un'altro. In questo capitolo la telecamera sarà gestibile tramite l'analogico destro e non con L e R. Inoltre le missioni della Gummiship da lineari che erano sono diventate molto più dinamiche, con un pizzico di difficoltà in più ed essenziali per visualizzare il filmato segreto a difficoltà "Normale". Adesso apriamo una piccola parentesi: la maggior parte dei fan di Kingdom Hearts ha ritenuto questo titolo molto più facile del precedente e per questo è stato malvisto da molti gamer incalliti e soprattutto da fan della saga (tra cui anche il sottoscritto). Basti vedere il boss segreto, lo stesso del precedente, il grande Sephiroth. Nel titolo precedente era difficilissimo batterlo, bisognava avere una strategia molto precisa, paramentri vicini al massimo e i keyblade più forti. Nel secondo capitolo invece, anche a causa dei Comandi di Reazione, la difficoltà si è decisamente abbassata, un gruppo molto folto di nemici poteva essere sconfitto in pochissimi istanti, grazie a mosse specifiche, quasi automatiche. Certamente si guadagna in coreografia, ma si perde il fattore "Vittoria sofferta"; anche le fusioni, nonostante siano una delle cose più belle del gioco rendono troppo facili i combattimenti. Detto ciò bisonga ammettere che altri aspetti come la trama, l'intensità e la migliore grafica rendono questo gioco non troppo inferiore al titolo madre, dandogli comunque la dignità che merita.
Sonoro:
Anche questa volta non poteva mancare la meravigliosa colonna sonora che dopo Simple and Clean nel primo, diventa la colonna portante anche del suo seguito e questa volta la canzone si chiama Sanctuary cantata sempre da Utada Hikaru e composta da Yoko Shimomura.
Conclusione:
Una saga che ha appassionato e appassiona ancora ora, una trama avvincente, personaggi fantastici e spensieratezza sono i canoni che sempre hanno fatto di Kingdom Hearts una serie di videogiochi che ha fatto la storia e la stessa cosa vale per questo secondo capitolo che vi consiglio assolutamente di prendere (anche se adesso vi converrebbe aspettare la sua conversione in HD per la Ps3 -uscita non confermata ma ci sarà sicuramente); nell'attesa rispolverate la vecchia ps2 e fatevi una partitina, per vivere ancora una volta le avventure di Sora e compagni.
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