RECENSIONE/ Tomb Raider: a survivor is born_PS3-Xbox360-PC



















Finalmente ho un attimo di tempo per scrivere hahaha XD registrare video richiede meno tempo, dato che faccio quasi sempre un "buona la prima", e chissenefrega degli errori, ma le recensioni sono il cuore pulsante di Asobu Game Love, e devo dire che, purtroppo, ultimamente ne ho scritte un po' pochine. Vuoi perchè di giochi fichi davvero non ne sono usciti poi così tanti, vuoi perchè quelli fichi che sono usciti hanno richiesto così tanto tempo per la recensione da rubare spazio agli altri. Purtroppo, temo che per un altro po' vi toccherà accontentarvi di saltuari articoli e recensioni solo per i giochi più famosi/belli, oltre ai video ovviamente, che come ho detto richiedono meno tempo, perchè l'università mi sta uccidendo XD 


Ma torniamo a noi: abbiamo da analizzare un altro Reboot. Dato che abbiamo già sviscerato l'argomento con sufficiente chiarezza nella recensione dedicata a DMC Devil May Cry (per chi se la fosse persa può leggerla --->QUI<---) non tornerò a parlarvene in termini generali, limitandomi a chiarire con tutti voi che sono uno sfrenato amante dei rimodernamenti, dei cambiamenti e delle modifiche applicate anche al gameplay nei REBOOT. Insomma, mi piace vedere come storie e personaggi del passato, leggende delle scorse generazioni, riescano a rivivere nella fantasia dei giovani in un modo che noi, all'epoca della loro prima comparsa, non avremmo mai immaginato. Insomma, sia il Dante di DMC che la Lara di questo Tomb Raider mi stanno un sacco simpatici, e non provo risentimento per i cambi di look, che fanno solo bene. Ovviamente, parliamo di due produzioni d'eccezione, che certo non sono state penalizzate, se non in quel loro essere facilitate, rese più "a portata di nabbo", ma solo in parte. Non sarebbe giusto giudicare infatti un gioco complesso come questo Tomb Raider, sotto la lente distorta del "eh ma in questa generazione i giochi sono tutti facili/brutti/commerciali a bbestia". C'è di più sotto la superficie. Basta scavare un po', scacciare un lupo con un quick time, scavare un altro po, evitare un masso con un quick time, saltare, non in quick time, e poi ET VOILA'! E' nato un sopravvissuto. O, in questo caso, una giovane (e maggiorata, almeno in alcune immagini XD) sopravvissuta



-IL TRIANGOLO DEL DRAGO (IN BERMUDA)


XD http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Luoghi_misteriosi XD

La trama ci porta ad impersonare una giovanissima Lara Croft, tanto giovane (come direbbe Yotobi GGGiovane!) da essere alla sua prima vera spedizione, alla ricerca di un popolo perduto nei mari del giappone. Ma proprio quando le cose sembravano andare per il verso giusto, il gigantesco mercantile su cui l'archeologa è imbarcata naufraga in una spaventosa tempesta, che inghiotte Lara, la nave, e tutto l'equipaggio. Incredibilmente salva, Lara riesce a raggiungere un gruppo di altri passeggeri, tornano a casa e fine della storia. Poteva andare peggio? Sì, poteva andare come in effetti è andata, ovvero con una botta in testa da un non meglio precisato energumeno. La giovane sviene, senza riuscire a comunicare con nessuno degli altri naufraghi. Pensavate davvero che fosse tutto così facile? 


Il luogo nel quale Lara si risveglia non è certo il prossimo albergo dove andrete in villeggiatura (e se lo fosse fatevi delle domande), dato che, tanto per cominciare, nemmeno hai fatto il check in che ti ritrovi appeso per i piedi su un baratro. Oscilla di qua, oscilla di là (oscillo l'abete) e la corda, bruciando mooolto scenograficamente, si rompe, lasciando libera di librarsi nell'aere la nostra avventuriera. Una volta atterrati sull'unico osso rotto che riesce a stare in verticale senza una ragione apparente, inizia la prima di tante fasi esplorative (questa in realtà è un attimino semplice, ma vabbè, siamo solo all'inizio...), che ci farà comprendere, a poco a poco, che forse non siamo stati tanto fortunati a sopravvivere al naufragio, e ci dovremo fare nu mazzo tanto per scappare a dei misteriosi inseguitori che però "vogliono solo aiutarci" -cit dal gioco- e "non ci faranno nulla di male" -cit- e "vogliono solo giocare all'allegro chirurgo con noi" -cit dalla mente del Boss in quel momento-.



Le schermate di gioco si susseguono fluidamente, fra cambi di telecamera ben congeniati, scenografie anguste e claustrofobicamente meravigliose, ricche di elementi interattivi, cut scene che non interrompono per nulla l'azione, trasformando la nostra esperienza di gioco molto positivamente, rispetto ad altri titoli che richiedono invece soventi ed infiniti caricamenti, od anche solo hanno degli slittamenti di grafica assolutamente snervanti, dovuti al fatto che non si può pretendere di avere gioco e cut-scene allo stesso livello, eh! Tomb Raider e la Crystal Dynamic, ci dimostrano il contrario, offrendoci quello che definirei un compromesso estremamente riuscito fra qualità di gioco e qualità degli intermezzi, che non fa nemmeno sobbalzare troppo le nostre schede grafiche su PC, anche senza possedere dei mostri di potenza (ma per arrivare a grafica ESTREMA ci vuole quel grilletto in più, ovviamente direi). Insomma, si arriva, infine, dopo un puzzle emblematico di quello che ci riserva questo titolo, quindi ottimi rompitesta, complessi, divertenti, soddisfacenti, alternati ad altri veramente imbarazzanti, che non metterebbero in difficoltà nemmeno un elefante nano appena nato. Superata anche questa prova, un'esplosione di troppo fa saltare l'equilibrio statico del sistema vincolato esternamente ed internamente della volta della grotta (troppo studio e poco divertimento fecero diventare il Boss pazzo XD) e ci costringe a fuggire velocemente, o rimanere schiacciati, come in quell'altro gioco delle sottilette, Lara Kraft. Battutacce a parte, la storia prosegue senza interruzioni, intervallando le varie zone interamente esplorabili dell'isola tramite check-point nascosti sotto le calde braci di fuochi da campo disseminati per tutto il territorio. Il nostro obiettivo sarà scoprire dove sono finiti i naufraghi sopravvissuti, e perchè gli abitanti dell'isola stanno cercando in tutti i modi di ucciderci senza pietà.

-TOMBE NASCOSTE 


Sì, va tutto bene, il naufragio, i fanatisti religiosi, il triangolo, Renato Zero ed i draghi, ma se il gioco si chiama ancora TOMB Raider, e la protagonista è sempre quella bonazza della Croft, anche se ringiovanita e resa anche un po' più kawai se proprio la vogliamo dire tutta, nella sua innocenza e purezza, insomma, se siamo ancora immersi in quel mondo fatato, ispiratore di universi meravigliosi e titoli fantastici come Uncharted, proprio l'esplorazione delle TOMBE e la scoperta di antichi manufatti, dovrebbero essere al centro dell'esperienza...oppure no? 


In questo TOMB RAIDER, l'azione e l'avventura "si sprecano", risultando entusiasmanti, divertenti, interessanti perchè ci portano gradualmente verso un traguardo che un attimo prima sembrava irraggiungibile, permettendoci di vivere NOI STESSI la crescita del personaggio, la sua maturazione, alla quale corrisponde di pari passo un allargamento dei nostri orizzonti e delle nostre possibilità nell'isola sulla quale siamo confinati. Molto spesso infatti, determinate aree ci saranno interdette, almeno fino al raggiungimento di un determinato momento della storia, o fino al ritrovamento di un oggetto, di uno strumento indispensabile per proseguire. O magari, per entrare di soppiatto in un buco nel terreno, in una grotta dietro una cascata, in un TEMPIO PERFETTAMENTE MIMETIZZATO NELL'AMBIENTE, che aspetta solo te per essere riportato alla luce con tutti i suoi tranelli, enigmi e segreti, oltre che con i suoi tesori, ovviamente. L'implemento nel titolo di momenti di ricerca NON STRETTAMENTE INDISPENSABILI PER LA PROSECUZIONE NELLA STORIA PRINCIPALE, decisamente più improntata all'azione ed allo sthealt, per i giocatori meno impegnati, più caciaroni e meno esploratori diciamo, è un elemento difficile da gestire, perchè ci vuole poco a trasformare un elemento NON INDISPENSABILE in un elemento NON INTERESSANTE, INUTILE. Crystal Dynamics però, è riuscita ad inserire le tombe esplorabili e le aree nascoste con tanta abilità, che alla fine del gioco, purtroppo, viene quasi da dire...tutto qui? Insomma, è stato mitico vagare per l'isola senza sapere cosa avrei trovato, aumentando in esperienza e possibilità ad ogni passo. Ma in fin dei conti, le aree segrete non sono poi così numerose, e proprio a causa della grande qualità degli enigmi e delle ambientazioni che le caratterizzano, proprio per la particolarità che rappresentano in quanto aree "vip" per i più curiosi e minuziosi esploratori, premio alla fatica che consegue il non seguire sempre e solo la trama, è un peccato che non si sia pensato di aumentarne il numero. 



-STEALTH CHE VAI, ACTION CHE TROVI (?)

Un punto a favore ed uno a sfavore dunque, per quello che caratterizza, più di qualunque altro elemento, la nostra esperienza in Tomb Raider, distinguendola da altri videogiochi action-adventures che abbiamo avuto modo di provare in questi anni di magra, dove se non ci sono sparatorie ed una barra della vita (la nostra) che non si svuota mai, il gioco non vende, e quindi non vale la pena inventare nuovi gameplay e sbattersi per rendere interessante un gioco in un modo mai visto prima. 

Sproloqui a parte, non è questo il caso, ed infatti nonostante l'insoddisfazione di fondo che si prova a causa della bontà dei troppo poco numerosi "dungeon" opzionali, questo Tomb Raider REBOOT cammina fedele sulle orme degli ADVENTURES Tomb Raider del passato, aiutato però dalla modernità delle trovate più ACTION in stile Uncharted che contraddistinguono l'inesperta Lara, sommando il tutto ad un pizzico di STEALTH, che serve più che altro a stemperare i momenti esplorativi ricchissimi di quick time event peraltro molto scenografici, rendendoli più entusiasmanti e sentiti, nel naturale terrore di venir scoperti. Proprio questa sensazione di batticuore, naturale e genuina, che sentivo durante il mio incedere nel gioco mi hanno permesso di capire che le innovazioni apportate alle meccaniche più adventure e meno action di Tomb Raider (quello storico) sono state inserite nel gioco senza per questo trasformarlo troppo radicalmente, eppure, rendendolo incredibilmente diverso da come era prima, almeno per chi le curve di Lara se le ricorda ancora molto spigolose. Insomma, l'intrattenimento c'è, il divertimento pure, ed anche se, come classico degli ultimi episodi della bella archeologa, la I.A. (intelligenza artificiale) non è poi così I., la sensazione di morire da un momento all'altro permane costante durante l'esperienza, incentivandoci a dare sempre il meglio di noi per sopravvivere. 




Pezzo importante, dato che ci ritroveremo spessissimo in mezzo a situazioni cinematografiche, del gioco sono i QUICK TIME EVENT. Il quick time event, è, solitamente, una soluzione "di comodo" che, se abusata, porta il videogiocatore a dubitare della sua partecipazione effettiva nel gioco, astraendolo dal ruolo di protagonista e riportandolo quasi a quello di spettatore. Ragion per cui, inserire molti quick time event in un gioco, è spesso emblematico di sviluppatori pigri, che non hanno voglia di progettare ambientazioni dinamiche ed oggetti frantumabili (per dirne una, ma intendo tutti gli oggetti interattivi delle ambientazioni). Kratos ci ha abituato ad un certo grado di eccellenza nel campo dei quick time, per nulla centellinati, eppure mai abusati, capaci di sortire l'effetto voluto da chi, i quick time, li sa usare davvero: FONDERE FASI DI GIOCO DIVERSE TRA DI LORO, SPETTACOLARIZZARE L'AZIONE, PORTARE IL VIDEOGIOCO OLTRE IL VIDEOGIOCO STESSO, TRASFORMANDOLO IN UN FILM DOVE IL GIOCATORE è SIA PROTAGONISTA, CHE SPETTATORE. In Tomb Raider 2013, i quick time sono inseriti, a dirla tutta, con un attimo troppa facilità, sortendo così un risultato che, probabilmente, se da un lato non dispiacerà a tutti, non soddisferà di certo i tipi più calorosi, quelli che "cosa vuoi che sia, una combo da 12 tasti".




In definitiva, ottime le fasi esplorative, soddisfacenti gli enigmi, specialmente quelli delle tombe segrete (solo a dire tombe segrete mi si rizzano i peli delle braccia), molto unchartose le fasi action, stemperate, di molto impreziosite dalla necessità di fare del sano sthealt, nonostante gli avversari non siano molto furbi. Quick time event dosati con il cucchiaio grande, ma non con la pala, e quindi gradevoli e sufficientemente interattivi (non come in certi giochi dove premi un pulsante solo e per quindici minuti guardi il personaggio che se la mena per conto suo sullo schermo), sfruttando combinazioni di tasti intelligenti, e non solo singole azioni ripetibili all'infinito. Tutti insieme, fanno di Tomb Raider un gioco Action-Esplorativo che strizza l'occhio ai Tomb del passato, senza cadere eccessivamente in tentazione, appiattendosi sulle modalità di game design moderne.

Il MULTIPLAYER è ASSOLUTAMENTE TRASCURABILE, una dimenticabilissima e banalissima esperienza commerciale, scappa e spara, spara e scappa, un riempimento necessario solo perchè oggi le avventure in singolo sono passate di moda, e bisogna giocare tutti insieme appassionatamente <3 NIENTE DI NUOVO, non che sia brutto, ma, per me, è insensato.

-STO ANDANDO A FUOCO!

Chiarito quindi che il Gameplay è solido, e che i quick time event sono giustificati dalla necessità di continuità imposta al gioco, il quale segue un ritmo costante di avvenimenti ed esplorazioni, fasi action e poi di nuovo esplorazioni, video, gioco, video interattivo e gioco , rimangono due comparti oggigiorno importanti da tenere in considerazione per il voto finale, specie in un gioco che, appunto, ha dalla sua una buona realizzazione dal lato giocoso: parliamo quindi, ovviamente, della GRAFICA e del COMPARTO SONORO.




Non intendo dilungarmi troppo su questi due aspetti del gioco, che non necessitano certo dei miei elogi sperticati, attestandosi come quanto di meglio la nostra generazione videoludica abbia da offrirci, in attesa della prossima esplosione di pixel selvaggi. Come ho già anticipato, la cura riposta tanto nel bilanciamento delle scene di intermezzo/quick time event (capito AC Liberation? Così si fa XD) quanto nelle fasi di gioco vero e proprio, fa sì che, pur alternandosi spesso, variando per il nostro divertimento il nostro interfacciarci al gioco, la differenza non si noti per nulla, compiendo uno dei tanto attesi (almeno da me) miracoli della grafica: un bel gioco che non necessiti di caricamenti infiniti tra un'area ed un'altra, e che non illuda il giocatore con filmati stratosferici, abbassando poi la qualità delle fasi in-game tanto vertiginosamente, da farci dubitare dei nostri occhi (e farci spendere inutilmente soldi dall'oculista). Encomiabile, ed infatti encomiata, la coerenza del comparto grafico del gioco, veramente da dieci e lode. In particolare, l'effetto delle FIAMME, molto importanti per tutto il gioco, chiave risolutiva di molti enigmi, fonte di luce e calore, ecc.ecc. (sapete com'è fatto il fuoco no?) è reso così realisticamente da far sgranare gli occhi ad ogni fiammifero, ogni torcia, ogni esplosione. Per non parlare della telecamera, gestita in maniera molto efficace, rispondente, parte integrante del nostro immergerci nel gioco, con vibrazioni, rotazioni ed effetti a tutto schermo straordinari e per nulla invasivi, a meno che non sia nella loro intenzione esserlo. Questo, a meno che non siate gli sfortunati possessori di una scheda grafica NVidia di classe 600. 



Almeno in questa prima fase di rilascio infatti, chi si è ritrovato (come me T.T) a giocare su PC con una delle suddette schede, ha avuto la spiacevole sorpresa di vedersi crashare il gioco davanti agli occhi più volte. Se poi conoscete il trucchetto (che vi mostrerò nella prima puntata della serie!) per far partire ugualmente il gioco, la renderizzazione dei capelli sarà a dir poco vergognosa rispetto a quella che dovrebbe essere, ed i fps (frame per secondo) caleranno più volte sotto la quota minima di 30, quando il gioco consente, su PC, di raggiungere e mantenere 60 fps costanti. MA siccome Nvidia e Crystal Dynamics si sono scusati, e subito si sono messi al lavoro su una patch colossale, noi li scusiamo.


-Utonto (mica tanto stavolta) 1: COR CAZZO CHE LI SCUSAMO.

E cor cazzo sia MIO CARO, cor cazzo proprio. Si sbrigassero anzi, sennò vado lì, e la patch gliela faccio io, con il batticarne. 

Riguardo la colonna sonora c'è poco da dire: non brilla per originalità, e sicuramente non è la ragione principale per la quale acquisterete il gioco. Ciò nonostante, sottolinea con grande efficacia i momenti salienti, accompagnandovi piacevolmente. Gli effetti, le grida, i rantoli ed il doppiaggio, invece, sono assolutamente fantastici, e tradotti in un buonissimo italiano. In particolare, mi piacciono le voci degli scagnozzi, e le urla di dolore di Lara. E ne sentirete tante, credetemi. Almeno sono tutte diverse!



-IN CONCLUSIONE: RINASCITA O RITORNO?


Due reboot in due mesi forse sono troppi, almeno per il cuore di alcuni fans sfegatati dell'una o dell'altra sponda (action VS esploratori). E' tuttavia vero che i Croftini, rispetto ai Devillari, si sono comportati più sportivamente, forse abituati ai ripetuti sturpi ai quali è stata sottoposta la serie negli anni passati. Per loro, questa rinascita della loro amata ragazzaccia, in una fragile e tuttavia tenace fanciulla, non ha provocato troppi sobbalzi, permettendo alla maggioranza di godersi un'avventura frizzante, una gioia per gli occhi. Ancora una volta, come accaduto per le tombe nascoste, la "fregatura" si nasconde dietro la qualità complessiva del titolo, un po' breve, un po' troppo facile in alcuni frangenti, e certamente non ancora al massimo delle possibilità espressive della nuova Lara e dei suoi amichetti fanatisti. 




Il RITORNO di Lara Croft, insomma, è passato, per via dell'incongruenza e della confusione dei precedenti Tomb Raider, sia in quanto a trama, sia in quanto a giocabilità e Bug (Legend è così pieno di bug che sembra una beta), attraverso una RINASCITA, che fa suoi temi nuovi e mai precedentemente affrontati, come, appunto, la sopravvivenza e lo sthealt. 
Una rinascita non solo tematica, non solo ludica, una rinascita del personaggio, che a poco a poco, mentre giochiamo, si avvicina alla vecchia Lara, ci appassiona, e fa rinascere e crescere anche noi. Il gioco convince e piace, ma ancora non dobbiamo essere pienamente contenti. Consci di quanto è successo nel mondo dei videogiochi, Tomb Raider 2013 è quanto di meglio potessimo aspettarci AL MOMENTO da Lara. Ma, almeno stavolta, l'avventuriera è giovane, inesperta, e se qualche errore è comprensibile, dei miglioramenti sono doverosi. Un po' perchè questo episodio dimostra che la discendenza dei Croft non sì è affatto spezzata, un po' perchè alla fine, questo episodio, può piacere e divertire molti videogiocatori diversi, in molti modi diversi. Aspiranti Indiana Jones fatevi avanti, non rimarrete delusi. Fans della serie, non emulate i Devillari, e date una chance a questa dolce ragazza indifesa (ma armata di arco incendiario). Tutti gli altri, beh, dimenticatevi dei film, se li avete visti. E se non li avete visti (grazie a Dio) NON FATELO! PROPRIO, PROPRIO, PROPRIO NO. Per tutti i Santi Graal, no. NO!


#GRAFICA/ 10
#SONORO/ 8.5
#GIOCABILITA'/ 9
#TEMPO/8
#ONLINE/7
#PARTICOLARITA'/ 8.5
#PASSATO VS INNOVAZIONE/ 8
#DIVERTIMENTO GLOBALE/ 8.5
#SPERANZE FUTURE/ X
#UNPACK/ 8.5 (mi piace l'accostamento di colori)
#OBIETTIVITA'/ 10



in conclusione...
8.5 punti Asobu!




GIOCARE (SOPRAVVIVERE...E RINASCERE!) PER CREDERE!

Commenti