Quante volte vi è capitato di provare un gioco che, vi entusiasma, vi piace e riesce a divertirvi molto, tanto che...improvvisamente il giocare a quel determinato videogame vi ha fatto venire prima in mente un altro titolo, che si è poi radicato nei vostri desideri spingendovi a giocare proprio a quel gioco. E soprattutto, quante volte avete poi effettivamente ripreso in mano quel gioco, anche se magari lo avevate già finito? Molto spesso questo meccanismo è studiato, ricercato dagli autori e dagli sviluppatori, che intendono così promuovere altri titoli di loro produzione, magari con i cosiddetti "EASTER EGG", uova di pasqua letteralmente, contenuti negli scenari, in un avversario, in un'arma od altro che inevitabilmente riporta con la mente ad un altro videogioco. Altre volte ancora il meccanismo è inarrestabile, portando il giocatore indietro con la memoria ai predecessori "naturali" del gioco. Ultimamente mi è capitato di provare questa sensazione particolare, un misto di ritorno al passato e desiderio di riscoprire come, con il senno di poi, avrei rivissuto le esperienze che mi appaiono così familiari, eppure così lontane...
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I video sono certamente invoglianti, abbinati alle splendide musiche... |
Theatrhythm Final Fantasy ha questa straordinaria capacità di ricreare le ambientazioni GDR della celeberrima saga, senza effettivamente coinvolgerci in modalità "praticamente" da gioco di ruolo. Le colonne sonore restaurate ma non snaturate sono proposte in una maniera tale da farci innamorare e re-innamorare di videogiochi quasi antichi, con una storia di 25 anni che, dalle origini pixelose e scattose, conduce senza violenza fino alla fluidità ed alla spettacolarità di trame futuristiche così lontane dallo spirito cavalleresco del passato che sembra un miracolo che proprio quello spirito riesca a rivivere così splendidamente nei videogame di Final Fantasy più recenti come il 13 od il 13-2, che ha riscontrato un successo ancor più clamoroso. E non si tratta di un mero meccanismo commerciale. Se da un lato è indubbio che la Square Enix abbia attivato, con il suo piccolo/grande Rhythm game, un'ondata di nostalgia apportatrice di guadagni, dall'altro non sembra sufficiente accreditare il solo intento pubblicitario ad un gioco che, effettivamente, mostra notevole importanza per un aspetto che nel videogioco di oggi è sottomesso alla grafica. Qual'è la prima cosa che sentiamo dire da una bocca inesperta quando chiediamo di un gioco? Che "la grafica è buona", di solito. E' raro che l'interlocutore vi riporti come prima informazione che "la colonna sonora è da urlo". Ebbene, ciò che io ho sentito, oltre alle note, in Theatrhythm Final Fantasy è stato un profondo desiderio di giocare a quegli episodi le cui colonne sonore mi avevano e mi hanno fatto sentire emozionato, confuso, spaventato. E questo desiderio si fa tanto più forte tanto più sale il livello di difficoltà delle colonne sonore che affronto in Theatrhythm.
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In Kingdom Hearts 3D si incontra il protagonista di "The World Ends with you", minore capolavoro della Square |
Ed è così che un gioco, uno spin-off, un modello atipico in una serie che deve la sua fortuna ad un geniale mix di elementi, ha riportato alla mente un altro, tanti altri giochi. Ma non è il solo! Molte delle musiche, soprattutto quelle dei primissimi episodi, mi hanno immediatamente ricordato ciò che avevo sentito in POKEMON ROSSO e BLU, piuttosto che in POKEMON CRISTALLO od altri. Insomma, un titolo diverso, che tuttavia è strettamente legato agli altri ai quali l'ho collegato, tanto che il passaggio dall'uno all'altro appare ovvio pur non essendo effettivamente così. Una mente allenata non è sufficiente ed incorrono molti più fattori del solo conoscere l'uno e l'altro gioco. Il sapere è una quantità flessibile, cangiante, mutevole e capricciosa, l'unità di misura che quantifica la nostra capacità di parlare e dialogare, collegando argomenti molto distanti tra di loro, come in un lampo, un'intuizione. Ed è per questo che CONOSCERE è la chiave per apprezzare ciò che ci circonda, valorizzando informazioni che sembrano inutili, facendoci anche tornare la voglia di accendere una console che è rimasta troppo a lungo impolverata sotto al televisore, di riaprire un libro finito e chiuso nella morsa del tempo. Un gioco tira l'altro, come una nota segue la precedente e richiama la successiva, quasi come se potessimo toccare i suoni, assaporare le immagini attraverso una lente inaspettata, perchè no, quella di un videogame. Come quando, letto un libro o visto un film, ci viene voglia di approfondire, leggere e vedere altro, giocare altro. E così via, una catena di piaceri e divertimento muove il nostro desiderio ed il nostro volere.
Nel video potrete vedere molte Easter Egg Famose o meno.
In questo caso ci si riferisce anche e soprattutto ad opzioni nascoste nei videogame, oltre
che a richiami ad altri titoli, comunque presenti se guardate bene. Avete mai pensato
in quest'ottica agli arredamenti di Animal Crossing? Pensateci ;)

P.S. Le scatole cinesi, per chi non lo sapesse, sono un giochino molto antico, usato spesso per nascondere oggetti di valore in recipienti, bauli sempre più piccoli l'uno dentro l'altro...come le matriosche!
GIOCARE (Collegare) PER CREDERE!
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