LA CHICCA DEL BOSS- Quando i videogiochi battono il cinema


Final Fantasy 1 aveva una trama semplice ma efficace, sebbene la grafica fosse quella di un tempo... 
E' innegabile, specialmente osservando alcuni titoli in particolare, che oramai i  videogiochi supportati certo da una trama adeguata, per via della qualità grafica incredibile che si è raggiunta in questi ultimi anni, altro non stanno diventando altro che non piccoli e grandi film che possiamo vivere in prima persona. Il processo, che si avvia alla conclusione solo negli ultimissimi tempi con le tecnologie in HD 1080p di Xbox360 e PS3, ancora non ultimato per via delle console NEXT:GEN che promettono dettagli al di là della realtà stessa, è in realtà il prodotto di una tendenza che origina in alcuni generi piuttosto che in altri e che, in quei generi e nei loro derivati, ha trovato terreno fertile per infiltrarsi. Sto ovviamente parlando di quei giochi che, dal nome stesso della loro tipologia, GDR, ovvero GIOCHI DI RUOLO (all'inglese RPG, ROLE PLAYING GAME), ci garantiscono una profonda immedesimazione nel personaggio principale, sempre che siano fatti bene s'intende, ma anche i giochi ACTION e gli ACTION ADVENTURE, insieme con i loro derivati HACK &SLASH e STEALTH, hanno ceduto all'idea che, oltre alla giocabilità, anche e soprattutto la trama, la sua intensità, la sua validità, sono fattori  importantissimi nel motivare il giocatore ad andare avanti nell'impresa di completamento del titolo. Quindi, ancora più della grafica eccelsa, che pure può aiutare ovvio, è la storia scritta, i dialoghi, gli avvenimenti e quant'altro a portare in alto nelle classifiche un videogioco, come accade per i primissimi Final Fantasy ed ai titoli per console portatili dalla potenza grafica più bassa.


...Final Fantasy 13 invece, fa suoi punti di forza sia la trama che l'incredibile grafica.
Detto questo, si apre quindi davanti a noi un panorama di storie e videogame che appassionano nei modi più disparati, esattamente come accade per i film, che per le trame e le tipologie, gli espedienti sonori ed ora anche per gli effetti 3D, possono diventare famosi, come, del resto, anche film della domenica, di quelli che Italia 1 passa al pomeriggio od alla sera, ossessivamente per 10 o 15 volte di fila nel corso degli anni (sospetto che alcuni siano proiettati anche negli stessi giorni anno dopo anno...). Come per i film esistono generi di nicchia e canali più "mainstream", anche i videogames al giorno d'oggi non sono più gli stessi, e dunque, anche gli utenti non sono quelli che affollavano le sale giochi degli anni '80-'90, ed addirittura le ragazze nel 2012 hanno cominciato ad appassionarsi ai generi più "maschili" dimostrando, ancora una volta, che tali generi non hanno quasi più un target specifico, se non quello per età, che ancora si fa sentire (ovviamente direi). Nella battaglia di intrattenimento aperta quindi fra i due settori di mercato, cinema e videogames, i dati parlano chiaro:

-L''industria dell'intrattenimento digitale ha registrato nel 2010 (quindi solo due anni fa) 993,1 milioni di euro, quasi un miliardo, contro i 660 milioni guadagnati dall'industria cinematografica. Ad oggi, 2012, quei 993,1 milioni di euro sono calati del 7,1%, a causa però della crisi economica che ha colpito anche il settore delle storie su pellicola. Un calo quindi tutto sommato comprensibile e, spiega Andrea Persegati il presidente di Aesvi, la società che ha effettuato i rilevamenti statistici: >una tenuta rispetto al trend di beni durevoli, che ha segnato cali anche a doppia cifra<. L'Italia poi, nel 2011 ha registrato un fatturato pari a quello della spagna, 872 milioni di euro, proprio per quanto riguarda i videogiochi "made in Italy", giungendo quindi al quarto posto nella classifica europea, subito dopo Gran Bretagna (2587), Germania (2198) e Francia (2009), posizione che mantiene ancora oggi.
-Continua ad aumentare il numero delle CONSOLE nelle case private, acquistate quindi dal 45,5% delle famiglie, per un totale di 11.455.800 famiglie. Nel 2011, sono state 2.173.000 le console fisse vendute, con un calo dell'11,7% rispetto al 2010, giustificato però dall'attesa sviluppata dalle console NEXT-GEN ed, ancora una volta, dalla crisi. Le console portatili, in tutto questo marasma di dati, sono il 39,3% del totale, lasciando quindi il 60,7% alle console fisse, con netta supremazia, nel 2011, dell'Xbox360, seguita dalla Wii, seguita ancora dalla PS3.
-I giochi più venduti nel 2011 sono i GIOCHI CALCISTICI, con FIFA 2012 che sconfigge Pes nella battaglia che dura ormai da moltissimi anni, diventando il gioco più venduto in assoluto.

Senza considerare poi, che la Aesvi ha monitorato, in questi 3 anni, i dati derivanti dall'acquisto delle console e dei supporti digitali FISICI, senza tener conto degli acquisti in digitale e su internet, che portano le cifre già mastodontiche a salire ulteriormente, spinte specialmente dai vari APP-STORE per cellulari di ultima generazione, primo fra tutti l'Apple Store.

I videogiochi hanno quindi sconfitto il cinema, almeno nei puri dati. Molti sono i fattori da considerare, primo fra tutti quelli riguardanti la zonizzazione del fenomeno e l'effettiva portata dello stesso, specialmente tornando alla realtà e specificando quindi che videogiochi e film fannò sì parte del mercato dell'intrattenimento, ma in modo radicalmente diverso. Provate voi a rimorchiare una ragazza chiedendole di andare a fare una bella partitina a Final Fantasy 13.
Giocare (limonare abbracciarsi davanti ad un bel film) per credere ;) ed i videogiochi lasciamoli al, ben speso, tempo libero da soli...

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